Amianto smaltimento, è questo l’obiettivo della collaborazione tra l’ONA – Osservatorio nazionale amianto e l’AIACE – Associazione italiana assistenza consumatore europeo nata la scorsa settimana che si sta consolidando in questi giorni.
Al telefono abbiamo raggiunto il presidente dell’Aiace, Giuseppe Spartà, e il segretario nazionale Maria Di Stefano. Entrambi hanno già ben chiara quale sia la priorità nella battaglia contro l’amianto che l’ONA porta avanti da tempo, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni.
“Si deve partire dalla mappatura. Soltanto in questo modo – ha spiegato Di Stefano – possiamo andare ad individuare gli interventi più urgenti e le zone in cui pensare e progettare le prime bonifiche amianto.
La zona di Gela per esempio, martoriata dall’asbesto – ha continuato il segretario – potrebbe essere un primo intervento. Quindi prima è necessario individuare i luoghi. Sono molti quelli in cui è ancora presente il cemento amianto e poi capire con dei tecnici come realizzare l’intervento anche a livello economico. In questo l’esperienza dell’Ona potrà aiutarci”.
Amianto smaltimento, le condutture idriche
“La Sicilia – ha spiegato Spartà – è una terra in cui l’amianto ha già fatto tanti danni. Ha pagato l’utilizzo della fibra killer in edilizia, prima di tutto. Non solo però. Nella regione più del 50% delle condutture idriche sono ancora in amianto”
Le aziende, fino alla messa al bando dell’amianto, con la Legge 257/1992, hanno continuato ad utilizzare l’asbesto per costruire edifici. L’amianto mischiato al cemento ha dato infatti vita all’eternit. Questo si trova ancora in tantissimi edifici pubblici e privati, da qui l’importanza dell”amianto smaltimento’.
Le condutture idriche sono però un altro ambito in cui la fibra killer è stata utilizzata. In alcuni territori della Penisola è in corso la bonifica delle tubature dall’amianto. In altri le istituzioni sono ancora molto indietro.
ONA – AIACE, come è nata la collaborazione
“La collaborazione tra le due associazioni – ha spiegato il presidente Aiace – è nata grazie a un comune dirigente, Niccolò Francesconi, che ci ha fatto conoscere questa realtà. Come associazione siamo sempre attenti alle situazioni che possano migliorare la vita dei cittadini. Per questo abbiamo fatto nostra questa ulteriore sfida”
Aiace è un’associazione nazionale che conta 10mila iscritti in tutta Italia, ha un proprio giornale registrato in Tribunale, ed è iscritta al Mise (Ministero dello sviluppo economico), tra le associazioni dei consumatori più importanti.
“Siamo partiti dal contrasto economico alla banche, contro quella che è conosciuta come usura bancaria, ci siamo specializzati nella lotta al sovrindebitamento. Regoliamo le questioni economiche dei nostri iscritti, come la cessione del quinto.
Ora abbiamo spostato l’attenzione anche ad altri ambiti che possono contribuire a migliorare la qualità della vita. Oltre alla lotta all’amianto ci battiamo per la vivibilità delle strade. Abbiamo per questo realizzato una App gratuita che si chiama BucApp, per la segnalazioni del manto stradale rovinato. Ci occupiamo quindi della sicurezza in maniera molto vasta. Aiutando anche le tasche dei Comuni. Basti pensare che Palermo ha speso nell’ultimo periodo 70 milioni di euro per indennizzare chi ha fatto causa per danni causati proprio dalle buche”. Lo smaltimento amianto rientra così tra gli obiettivi dell’associazione.
Amianto, primo passo la campagna di sensibilizzazione
“In passato ci sono stati tanti cittadini che si sono rivolti a noi per problemi legati all’amianto. Adesso che è in atto, questa collaborazione diventerà più strutturale. Sapremo meglio come far fronte alle esigenze di chi è stato colpito per esempio da malattie legate all’asbesto, come il mesotelioma o le patologie asbesto correlate.
Ora sappiamo chi ci può aiutare nella campagna per lo smaltimento dell’amianto e ci sentiamo più forti da questo punto di vista. Possiamo fare molto insieme, Aiace e Ona, per restare sempre al fianco dei consumatori e dei cittadini tutti.
Ancor prima di questo – ha specificato ancora Spartà – sarà necessario far capire ai residenti quanto sia alto il rischio. Anche quello per esempio di effettuare un intervento di ‘amianto smaltimento’ senza le dovute accortezze o non rivolgendosi alle ditte specializzate, che sanno come trattarlo e dove depositarlo una volta recuperato.
“Abbiamo uno strumento in più – ha aggiunto l’avvocato Bonanni, presidente dell’Ona – in questa lunga e difficile guerra contro la fibra killer e anche noi ci sentiamo più forti”.
La guerra all’amianto di ONA
Amianto smaltimento: da anni l’ONA denuncia l’importanze delle bonifiche dell’asbesto. La fibra killer continua, infatti, ad uccidere nonostante la messa al bando del 1992 proprio perchè in tanti luoghi è ancora presente.
L’avvocato Ezio Bonanni lo ha denunciato nella sua ultima pubblicazione “Il libro bianco per le morti di amianto in Italia – ed. 2022”. Dati specifici si possono trovare anche nel VII Rapporto ReNaM pubblicato dall’INAIL.
L’ONA fornisce assistenza tecnica per le bonifiche e assistenza medica per chi sviluppa malattie asbesto coorelate. Fondamentale anche l’assistenza legale gratuita. Ora i cittadini avranno un modo in più per trovare supporto e aiuto.