Le strutture con componenti in amianto, non bonificate, si trovano ancora anche in veri e propri paradisi terrestri, dove mai ci si aspetterebbe di trovarle. È il caso di una vecchia struttura balneare sulla spiaggia di Platamona, in Sardegna. Un posto incantevole, con la sabbia chiarissima, il mare cristallino e i tipici fiori della macchia mediterranea.
Platamona, chiosco abbandonato con copertura in eternit
Eppure anche qui, nel 2023, un chiosco abbandonato, dove fino a qualche anno fa venivano venduti alimenti e bevande, non è stato liberato dal pericoloso asbesto. In questo caso è la copertura del piccolo immobile ad essere in eternit, il cemento amianto tanto utilizzato prima del 1992. Quell’anno il minerale in Italia fu messo al bando con la legge 257. Trenta anni dopo, però, le fibre killer continuano a disperdersi nell’aria. Il cemento, con il passare del tempo, perde il suo potere aggrappante e il minerale diventa ancora più pericoloso.
I carabinieri del Noe di Sassari sono, coì, intervenuti, sequestrando l’immobile. Un primo passo per chiarire che non potrà essere utilizzato per la prossima stagione estiva.
Tutti i rschi legati all’amianto
L’Ona – Osservatorio nazionale amianto lavora da anni per sensibilizzare la popolazione e spiegare quanto sia importante bonificare. Attraverso ditte specializzate (raccolte in appositi albi), con personale qualificato e dotato delle misure di protezione necessarie per evitare i rischi. Il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, ha delineato il fenomeno ne: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”. Qui spiega perché il materiale è stato utilizzato in così grande quantità e, purtroppo, anche che causa circa 7mila morti l’anno soltanto nella Penisola. Il VII Rapporto ReNaM registra i casi di mesotelioma, ma le malattie asbesto correlate sono diverse e tante, purtroppo, molto gravi, come il tumore del polmone.
Platamona, il sequestro nell’ambito operazione Sardegna bella
Il provvedimento attuato sulla spiaggia di Platamona rientra nella maxi operazione “Sardegna bella”. Si tratta di un progetto investigativo contro gli ecomostri presenti sulla costa nord dell’isola, ideato dal Noe di Sassari e approvato dal comando di Roma e dal ministero dell’Ambiente.