Il nostro notiziario ha incontrato già in passato storie di vittime amianto ammalatesi all’interno degli edifici scolastici italiani.
Solo nel 2018 il T.A.R. dell’Emilia Romagna ha condannato il Ministero della Pubblica istruzione per il decesso di una professoressa bolognese.
Amianto nelle scuole news 2022
Tra le vittime dell’ amianto all’interno delle scuole, l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente ONA, ha asistito legalmente i figli della professoressa Olga Maria D’Emilio, insegnante presso la scuola media Farini di Bologna.
La sentenza di condanna del Ministero dell’Istruzione è arrivata nel 2021. Gli eredi hanno ottenuto 930mila euro quale risarcimento. Questo non restituirà la madre alla famiglia, ma è un traguardo importante per tutte le vittim amianto.
“Una sentenza storica – ha commentato l’avvocato Ezio Bonanni – che sancisce i diritti dei lavoratori esposti all’amianto anche nel mondo della scuola“.
L’ONA riporta all’attenzione il problema dell’amianto nelle scuole
La donna è stata professionalmente esposta a polveri e fibre di amianto, nelle 40 ore settimanali, dal 10.09.1981 al 31.08.1990.
La stessa lavorava da insegnante, titolare della cattedra di scienze matematiche, fisiche, chimiche e naturali presso la scuola media Farini di Bologna, Via Populonia, n. 11.
La scuola era contaminata da polveri e fibre di amianto. La vittima naturalmente era ignara della presenza di tale agente cancerogeno e in assenza di qualsiasi strumento di prevenzione tecnica e protezione individuale.
Mesotelioma pleurico: per eccellenza la malattia amianto
La Professoressa è deceduta per “mesotelioma pleurico” in data 21.02.2017, dopo atroci sofferenze e dopo una lunga malattia diagnosticatale nel lontano 2001. Durante questi lunghi 16 anni di malattia, la Professoressa O.M.D. è stata sottoposta a pesanti cicli chemioterapici e ad un intervento chirurgico di pleuropneumonectomia sinistra, che comunque non hanno evitato il decesso della Professoressa.
“Sono 2400 le scuole in Italia con presenza di amianto: stima per difetto di ONA, che però è stata confermata già nel 2014 dal Censis.
Da quel momento poco si è fatto, tanto che sono ancora più di 50.000 i dipendenti del Ministero dell’Istruzione e 350.000 gli studenti esposti alla fibra killer, tanto che sono più di 100 i casi di mesotelioma tra i soli docenti e non docenti (91 casi fino al 2015, così nel VI Rapporto Mesoteliomi).
Per questo motivo che salutiamo con favore la nomina di Lorenzo Fioramonti, nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca scientifica”, così dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Appello al nuovo Ministro dell’Istruzione
Il nuovo Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha già dichiarato che sono necessari più fondi per la scuola. L‘Osservatorio Nazionale Amianto, con il suo Presidente, Avv. Ezio Bonanni, ricorda al Ministro che c’è anche un problema legato all’edilizia scolastica, la cui emergenza è costituita dall’amianto negli istituti scolastici, ed è per questo che rivolge un appello pubblico al NeoMinistro perché stabilisca misure urgenti.
L’ONA, oltre a rivolgere un appello al nuovo Ministro dell’Istruzione, sta per avviare una serie di azioni giudiziarie per rendere giustizia alle vittime e ai loro familiari, come per i Sigg. V.A. e V.S., figli di O.M.D., Prof.ssa deceduta in seguito ad esposizione ad amianto che le ha provocato un mesotelioma.
I dati sull’emergenza amianto negli edifici scolastici italiani
In Italia sono state censite 2400 scuole (stima per difetto di ONA nel 2012 – dato confermato dal Censis nel 2014), con esposizione alla fibra killer di almeno 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e non docenti.
Alcuni dati significativi della presenza di amianto nelle scuole del Lazio, ivi compresi gli impianti sportivi al loro interno. Sono state censite 64 tonnellate di amianto compatto e 150 kg di amianto friabile nelle sole scuole del Lazio: stima per difetto.
Nella regione Emilia Romagna, rispetto ad una parziale mappatura, l’amianto era presente nel 2005 in 431 scuole, e il 31.12.2016 ancora in 52 scuole; in 251 impianti sportivi nel 2005, che si sono poi ridotti a 60 alla data del 31.12.2016.
Nella regione Marche, così come per l’Emilia Romagna, è stata censita la presenza di amianto friabile in 89 istituti scolastici e di ricerca, pari al 41,8%, e in 24 impianti sportivi, pari all’11,3% di quelli censiti.
Nella regione Sardegna, nell’ambito degli edifici sottoposti a mappatura, è stato rilevato amianto in 395 di essi, dei quali 72 sono stati bonificati e 323 sono ancora da bonificare; per gli impianti sportivi, su un totale di 49 censiti, 14 sono stati bonificati e 35 rimangono ancora da bonificare. Non tutti hanno avuto la fortuna di vedere riconosciuti i loro diritti.
L’ONA attraverso la sua capillare attività a 360 gradi di supporto e tutela delle vittime di amianto, è riuscita ad ottenere un importantissimo risultato che potrebbe segnare una svolta epocale nella lotta alla fibra killer e nel riconoscimento del risarcimento per esposizione ad amianto nelle scuole.
Per tutte le informazioni in merito al rischio amianto all’interno delle scuole è possibile consultare il dipartimento online ONA.
Aggiornamento 2021 sulla presenza amianto nelle scuole
Secondo i dati aggiornati al 2021, le scuole non ancora bonifiche sono 2.292. Perciò il 4,3% degli edifici con amianto non è ancora bonificato.
In più, data la presenza ancora diffusa di scuole contaminate, si stima che gli studenti ancora esposti siano 356.900, a cui si aggiungono circa 50mila ulteriori esposti tra personale docente e non docente.
L’amianto è stato censito in modo particolare nel Nord Italia (6,9%), e nelle isole, in particolare la Sardegna. Sono scarse, invece, le segnalazioni nel Centro e Sud Italia.