La storia della lotta all’amianto nel mondo è lunga e carica di periodi in cui il fenomeno sembrò dimenticato. A portarla avanti da oltre 20 anni è l’Ona – Osservatorio nazionale amianto, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni. Una delle tappe fondamentali di questo difficile percorso è stata sicuramente la Vermont Astm Conference del 2011. Il viaggio e la partecipazione all’evento negli Stati Uniti fu possibile anche grazie alla collaborazione con l’avvocato Massimiliano Fabiani.
Correva l’anno 2010 e l’avvocato Bonanni era impegnato, quale relatore, ad un convegno a Ferrara sull’amianto. Grazie ad alcuni colleghi ferraresi, conosce l’avvocato Fabiani del Foro di Bologna, che si occupa di tutela del danno alla persona.
Relazione “Asbestos, the killer for humans and the environment”
Tra i due professionisti nasce, fin da subito, un naturale feeling. Questo induce Bonanni a chiedere a Fabiani di recarsi con lui al Congresso sull’amianto organizzato dalla “The Astm Johnson Conference 2011”. Si tiene presso l’University of Vermont Burlington, (VT), negli Stati Uniti D’America. Fabiani accetta di fornire il supporto tecnico logistico alla relazione che egli terrà nel successivo luglio 2011. Il titolo sarà : “Asbestos, the killer for humans and the environment”.
Entrambi i professionisti partono insieme, con le loro famiglie, dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Dopo uno scalo a New York, atterrano al piccolo International Airport di Burlington nel Vermont. Stato definito “Green Mountain State”. Posati i bagagli, si recano presso la Burlington University per vedere l’aula magna (The Billings Library) dove si terrà la conferenza.
I giorni successivi le famiglie sono piacevolmente impegnate a scoprire le bellezze della zona, a partire dal centro, con le caratteristiche Main e Church Street. Fanno shopping e lunghe passeggiate sulle rive del Lago Burlington. Gli avvocati Bonanni e Fabiani, invece, lavorano incessantemente in hotel. Mettono a punto la relazione che Bonanni esporrĂ poi davanti ad oltre 120 partecipanti da tutto il mondo.
Il giorno prima dell’evento si recano presso la Middlebury University per un’ultima revisione da parte di un assistente italiano. Un anziano tassista di nome Nicholas che fa da Cicerone del luogo, garantisce gli spostamenti con il suo van e resterà nel cuore del gruppo.
La relazione dell’avvocato Bonanni ha notevole successo per il tema trattato e permette all’avvocato Fabiani di prendere contatti con i principali esponenti delle Epa – Environmental Protection Agency, divenendo in quella sede il referente Ona per i rapporti dell’Osservatorio con gli Stati Uniti.
“Zero risk” e “zero tolerance”
Un anno prima della partecipazione all’Astm Conference del 2011, l’Osservatorio Nazionale Amianto, successivamente all’intervento del presidente presso la Camera dei Deputati con un dossier alla Commissione Lavoro, aveva promosso la proposta di legge n. 3426 del 26.04.2010, sul “rischio zero” rispetto a tutti gli agenti patogeni.
La scelta del principio “zero risk”, mutuata dallo “zero tolerance” di Rudolph Giuliani, pensata dall’avvocato Bonanni avrebbe permesso allo Stato un enorme risparmio, anche economico per il futuro. Si consideri che per il solo caso Eternit, dal 1998 al 2006, l’Inail erogò 152.000.000 di indennizzi alle vittime.
La relazione “Asbestos, the killer for humans and the environment?” sottolineò come i costi più rilevanti fossero a carico degli imprenditori. Questi, oltre a pagare maggiori premi assicurativi, sono ancora oggi chiamati a rispondere delle spese di bonifica e sono coinvolti in giudizi civili e penali, che riguardano anche i dirigenti e i responsabili della sicurezza. Il tutto con enormi, reciproci, costi, anche per le azioni di rivalsa degli enti assicurativi, oltre che per i risarcimenti.
L’incontro a NY con i professionisti dello studio Levy Konisberg
Nell’occasione i due professionisti entrano in contatto con l’avvocato Audrey Perlman Raphael e il suo staff del prestigioso studio Levy Konigsberg di New York. Dopo un primo incontro sulla Church street, la settimana successiva Bonanni e Fabiani si recano presso lo studio Levy Konisberg per un meeting con i legali newyorkesi. Qui siglano un patto di reciproca collaborazione Italia – Usa sul tema dell’amianto e delle patologie che ne derivano.
L’amicizia e collaborazione con il professor Ronald Gordon
E’ in tale occasione che l’avvocato Bonanni incontra anche il professor Ronald Gordon, eminente ematologo del Mount Sinai. Inizia così una collaborazione e uno scambio di sinergie e informazioni vitali sulla pericolosità della dispersione delle fibre.
Il rapporto tra l’avvocato Bonanni e l’avvocato Fabiani si intensifica ulteriormente, venendo investito quest’ultimo di patrocinare le posizioni incardinate presso i distretti delle Corti di Appello del Nord Italia.
Quattro anni dopo il nuovo congresso alla Vermont University
Nel 2014, i due avvocati partecipano nuovamente al congresso sull’amianto organizzato dalla “The Astm Johnson Conference 2014”, sempre presso l’University of Vermont Burlington, (VT), Stati Uniti D’America, con una seconda relazione dell’avvocato Ezio Bonanni, dal titolo “Asbestos, a killer to defeat”.
Il professor Gordon, con la moglie Anne Marie, raggiunge il Vermont: anche lui interverrà al congresso. Le famiglie dei tre professionisti si ritrovano ogni sera insieme, terminati i lavori, e cenano solitamente in un rinomato ristorante italiano da generazioni, la “Trattoria Delia”. Anne Marie accompagna il marito e i due professionisti al Congresso ogni giorno, divenendo una antesignana “Uber”.
Seconda conferenza internazionale presso la Camera dei Deputati
Nel marzo 2014 l’Ona organizza presso la Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Parlamentari – la Seconda Conferenza Internazionale, dal titolo ”Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”. L’evento è presieduto dall’avvocato Bonanni e il professor Gordon e l’avvocato Fabiani partecipano in qualitĂ di relatori.
L’esperienza statunitense ha permesso di intensificare i rapporti dell’Ona con altri paesi del mondo, in particolare con gli Stati Uniti. Il fine è quello di scambiare esperienze e professionalità al servizio di questa lunga e duratura battaglia. Dopo due anni di lavoro, nell’ottobre 2014 gli avvocati Bonanni e Fabiani pubblicano per conto dell’allora Giuffrè editore (oggi Editions Francis Lefebvre), l’importante monografia “Il danno da amianto”.
Amianto nel mondo, differenze tra i due Paesi
Dal confronto con gli USA è emerso che in Italia, a seguito della Legge del ’92, non si rimuove l’amianto che si trova negli edifici. Le ditte utilizzano a volte soluzioni alternative, tra le quali impacchettamento, verniciatura, isolamento. Negli USA, invece, per la mancanza del Servizio sanitario nazionale, ogni possibile forma di rischio viene eliminata alla radice. Questo permette di evitare piĂą alti costi sociali per la sanitĂ .
Altro elemento fondamentale è stato lo scambio di conoscenza e apprendimento dei metodi delle EPA americane. Si tratta delle agenzie di protezione dell’ambiente e del territorio, dislocate in ogni stato con sede principale a Washington. Si muovono in tutti gli Stati per accertare l’eventuale presenza di amianto e sostanze tossiche in corsi d’acqua, nell’aria e nel terreno.
Dispongono di notevoli mezzi e apparecchiature in grado di fornire una completa diagnosi anche sul posto in molti casi. In Italia questo compito, all’epoca era demandato all’ISPESL oggi INAIL, che svolgeva un’attività minima e incompleta per carenza di mezzi e non specifica preparazione del personale.
Amianto nel mondo, l’Ona continua la sua missione
A distanza di 10 anni l’Italia è indietro in materia di bonifiche dell’amianto e di mappatura. L’Ona ha creato nel frattempo una App per le segnalazioni e sta contribuendo a realizzare una mappa dei siti contaminati. C’è però necessitĂ di una volontĂ politica che purtroppo non si intravede neanche nel Pnrr. Qui la questione delle bonifiche è citata una sola volta in relazione ad un settore troppo specifico.
L’amianto ha causato nel 2021 oltre 7mila morti e, secondo le stime Ona cresceranno nei prossimi anni, perchĂ© per la latenza della malattia il picco è previsto tra il 2015 e il 2030. I dati sui casi di mesotelioma sono disponibili sul VII Rapporto ReNaM dell’Inail. L’avvocato Ezio Bonanni ha delineato il fenomeno aggiornato nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia- Ed.2022“.