Ebbene si, anche solo pensare di avere dell’amianto in casa fa venire i brividi, ma purtroppo può accadere. Del resto, la legge sulla messa al bando dell’amianto risale al 1992 e, di conseguenza, questo implica che prima di quell’anno il materiale sia stato ampiamente utilizzato. L’Italia, poi, è stata tra i maggiori produttori di amianto. Dalle abitazioni, alle scuole, agli edifici pubblici, potremmo ancora essere a rischio amianto. Un rischio che non è sempre semplice individuare, visto che le fibre killer sono invisibili e non hanno odore. Dunque, cosa fare per verificare che non ci sia amianto in casa? E, eventualmente, come intervenire? Scopriamolo insieme.
Cos’è l’amianto
Con il termine amianto si intendono i materiali fibrosi, pericolosi e nocivi per la salute umana. L’esposizione a questo materiale è molto pericolosa, in quanto le fibre invisibili circolano nell’aria e possono essere inalate senza nemmeno rendersene conto. Il rischio di conseguenze da esposizione all’amianto è molto alta, considerando che non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio di ammalarsi si annulla. Così come presentato nel II Rapporto Mesoteliomi (3 luglio 2017), i casi di patologie asbesto correlate sono in aumento, anche a distanza di molti anni dall’ultima esposizione.
Come capire se c’è amianto in casa
Ovviamente, a occhio nudo non è semplice pensare di poter riconoscere l’amianto rispetto a un qualsiasi altro materiale edile, quindi individuarlo così su due piedi è quasi impossibile, a meno che non si è degli esperti. Ma, come prima cosa è importante sapere dove può trovarsi l’amianto all’interno di un’abitazione. Questo materiale può essere stato usato per le guarnizioni, tettoie, tubazioni, facciate, rivestimenti e materiali ignifughi. Inoltre, un indizio della presenza di amianto in casa potrebbe essere senza dubbio l’anno di costruzione dell’immobile. Se antecedente al 1992, anno in cui il materiale è stato bandito, potrebbe esser stato utilizzato l’amianto. In ogni caso, per avere la conferma è sempre necessario richiedere un sopralluogo alla Asl o Arpa di competenza.
Come intervenire se c’è amianto in casa
In caso di presenza di amianto certificata, questa va assolutamente segnalata agli organi competenti, proprio perché può provocare seri danni alla salute, umana e ambientale. L’amianto è stato vietato dal 1992, ma, a causa dell’ampio utilizzo, è impossibile pensare di aver bonificato tutti i siti contaminati. Quindi, in caso di presenza di amianto in casa, è necessario avvertire subito la Asl e l’Arpa della località dove si risiede.
Come segnalare l’amianto in Italia con App Amianto
È fondamentale avere una mappatura dei siti a rischio, così da poter procedere con la bonifica immediata. L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avvocato Ezio Bonanni, che da anni sono a fianco di coloro che sono stati esposti a questa fibra killer, hanno istituito un’applicazione per Android proprio per identificare la presenza di siti contaminati. Un aiuto concreto e valido alla portata di tutti.
Come segnalare l’amianto all’ONA tramite Guardia Nazionale Amianto
L’Osservatorio Nazionale Amianto è al fianco di tutti coloro che sono stati esposti alla fibra killer, per richiedere e ottenere la bonifica e messa i sicurezza dei siti. Come segnalare? Anche attraverso la piattaforma Guardia Nazionale Amianto.