Amianto Firema: negato il diritto alla pensione. Eppure ne hanno diritto questi 70 lavoratori della Firema che sono stati esposti perché hanno scoibentato le carrozze ferroviarie.
Accade a Caserta, dove questo gruppo di circa 70 lavoratori della FIREMA subisce il rigetto dell’ INPS al pensionamento nonostante ne abbiano raggiunto i requisiti.
Amianto Firema: L’intervento dell’Avv. Ezio Bonanni
Ingiusta la lesione dei diritti dei lavoratori esposti amianto Firema. Ad intervenire è l’Avv. Ezio Bonanni, componente della Commissione Amianto del Ministero dell’Ambiente. Il presidente ONA sostiene l’intervento risoluto della Dott.ssa Sonia Palmeri, Assessore della Regione Campania al lavoro e alle risorse umane.
Infatti anche istituzioni locali intervengono per denunciare questa discriminazione e violazione di legge. Amianto Firema: binomio tristemente famoso per numerosi casi di malattie asbesto correlate.
Il grido di battaglia dell’avv. Ezio Bonanni
‘Bene l’intervento dell’Assessore Palmeri, ma non basta, chiediamo che il Governo ‘Giallo Rosso’ passi dalle parole ai fatti. Basta discriminazioni contro i lavoratori dell’amianto. Se necessario torneremo in Piazza’.
Queste le parole del Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha intrapreso contatti con altre associazioni, per avviare una mobilitazione pronta a coinvolgere tutto il territorio nazionale, comprese piccole e medie imprese.
La FIREMA in passato si è occupata della scoibentazione delle carrozze delle FS. L’ONA ha da tempo scoperchiato il vaso di Pandora, rivelando che le stesse erano imbottite di amianto. Questi lavoratori, ignari dei rischi che correvano, hanno lavorato in esposizione alla fibra killer, senza nemmeno il supporto dei dispositivi di protezione.
Atto di indirizzo: pensione amianto lavoratori Firema
Il Ministro del Lavoro ha emesso l’atto di indirizzo ministeriale, diretto all’INAIL, perché ottenessero tutti il prepensionamento. Questi atti di indirizzo hanno un valore legale, e poi l’art. 1 commi 20, 21 e 22 della L. 247/07, ha riconosciuto loro il diritto alle maggiorazioni contributive fino al 02.10.2003.
Ne è nato un forte contenzioso legale, animato dall’Avv. Ezio Bonanni, il quale ha ottenuto dal TAR del Lazio la sentenza 5750/09, con la quale è stato annullato il decreto dell’INAIL che aveva circoscritto l’applicabilità di tale normativa a pochi siti, escludendo quello di Caserta.
Strage di mesoteliomi nei lavoratori dei rotabili ferroviari
Tanto più per il fatto che in FS – Ferrovie dello Stato – la condizione di rischio amianto è tale per cui assistiamo a 619 casi di mesotelioma e 82 per coloro che hanno abitato nei dintorni delle stazioni, e quindi, se tale condizione di rischio è già rilevante per il personale FS, lo è a maggior ragione per gli scoibentatori delle carrozze ferroviarie.
Campania e malattie asbesto correlate
Questa condizione di rischio è confermata dall’epidemia di mesoteliomi e di altre patologie asbesto correlate in Campania:
- Mesoteliomi fino al 2015 pari a 1554 casi, corrispondenti al 5,7% su base nazionale. La media è in salita a più di 100 casi l’anno, così censiti da ONA per il periodo successivo fino al 2019, con stima di 2000 casi complessivi;
- Tumori del polmone 4000 decessi, tenendo conto che sono il doppio rispetto ai casi di mesotelioma, e su basi statistico matematiche e rilevazioni ONA;
- Asbestosi circa 600 decessi fino al 2019 (stime ONA);
- Decessi per altre patologie asbesto correlate 800 (stime ONA)
Totale dei decessi per patologie asbesto correlate 7400 fino al 2019, sulla base delle stime ONA.
L’ONA ha censito, senza essere smentita, la contaminazione di amianto e materiali contenenti amianto, per più di 5000 tonnellate nella sola Campania, oltre la moltiplicazione della condizione di rischio dovuta all’emergenza ambientale, per altri cancerogeni, e per siti e territori specifici, come per esempio la ‘Terra dei Fuochi’.
Sono ormai trascorsi altri 12 anni, senza che ci sia il giusto riconoscimento dei diritti di questi lavoratori. Nel frattempo, decine e decine si sono ammalati di mesotelioma, come di tumore del polmone, piuttosto che di asbestosi, e nonostante questo l’INPS si ostina a non applicare la legge dello Stato.
L’ONA plaude all’iniziativa dell’Assessore della Regione Campania, Dott.ssa Sonia Palmeri, e auspica che il Ministro del Lavoro intervenga presso l’INPS, anche con poteri ispettivi, al fine di rilevare la violazione di legge e di discriminazione in danno dei lavoratori FIREMA, piuttosto che dei lavoratori del petrolchimico di Priolo Gargallo guidati da Calogero Vicario, per ristabilire i principi di legalità e giustizia.
Strage dell’amianto: la negazione dei diritti dei lavoratori
I lavoratori FIREMA, come quelli del Petrolchimico di Priolo Gargallo e dell’indotto, hanno diritto al prepensionamento, eventualmente con uno specifico atto di indirizzo del Ministro del Lavoro che integri quelli precedenti.
Per tali motivi l’ONA è sempre in prima linea con lo sportello amianto on line. Tutti i cittadini possono rivolgersi all’associazione anche attraverso il numero verde 800 034 294 per la tutela dei loro diritti.
L’associazione, con riferimento a molti casi di malattie e morti di lavoratori, ha esposto i fatti alla Procura della Repubblica di Caserta.
In più numerose sentenze giudiziali a carico di INAIL di riconoscimento di patologie asbesto correlate di dipendenti FIREMA, confermano il rischio amianto.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con la sentenza n. 2202/2019 (D.V. S./ INAIL); e già con Sentenza n. 3109/2018 (R.M./ INAIL) ha confermato l’epidemia. Queste decisioni sul rischio asbesto in Firema sono state emesse in seguito ad accertamenti tecnico peritali.
A fronte di tali accertamenti non si comprende per quale titolo alcuni dei dipendenti FIREMA non possono godere della pensione con i benefici amianto
Infatti anche gli ultimi 70 dioendenti hanno diritto i c.d. benefici contributivi per esposizione ad amianto.
Richieste all’INPS di rispettare la legge sul pensionamento
Lo scorso 13.10.2020, l’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni hanno rivolto un appello al Ministro del Lavoro perché, innanzitutto, si bonifichino i siti. Non solo amianto, ma anche benzene, IPA, etc.
Lo sguardo è stato rivolto, innanzitutto, ai lavoratori siciliani, ma anche a quelli della Firema di Caserta.
Firema e Industrie Meccaniche Siciliane: diritti negati
I lavoratori della Firema condividono la stessa sorte riservata agli operai delle Industrie Meccaniche Siciliane di Priolo Gargallo.
Per questi motivi, Calogero Vicario, coordinatore di ONA Sicilia, ha chiesto al presidente dell’ONA, Avv. Ezio Bonanni, di estendere la mobilitazione anche alla Campania.
In sostanza, Calogero Vicario esprime la vicinanza dell’ONA Sicilia ai lavoratori della Firema di Caserta. Si preannunciano nuove battaglie giudiziarie nella tutela di questi lavoratori. Nei prossimi giorni sarà messo in mora il Ministro del Lavoro, Sen. Nunzia Catalfo, e il presidente dell’INPS Pasquale Tridico.
Interviene anche l’On.le Pippo Gianni, ora sindaco di Priolo Gargallo e componente del comitato tecnico scientifico dell’ONA.
Il sindaco di Priolo Gargallo ritiene utile l’intervento del sindaco di Caserta e della regione Campania già messo in campo a settembre, e propone che la questione sia esaminata presso l’Anci.
Il tema dei benefici contributivi amianto è stato oggetto anche della seconda puntata di ONA TV.
Amianto Firema: I servizi di assistenza gratuita
L’Osservatorio Nazionale Amianto tutela gratuitamente i lavoratori della Firema per la pensione amianto.
In più sollecita l’Inps ad accogliere le domande amministrative, preannunciando, in caso contrario, azione giudiziaria. Poi c’è la tutela di tutte le vittime amianto e i loro familiari per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Non ultima la tutela per il riconoscimento di malattia professionale.