Tra le sostanze inquinanti che circolano nell’aria, l’amianto è spesso presente. A causa del suo largo e duraturo utilizzo negli anni, infatti, non è ancora possibile eliminarne completamente la presenza negli edifici. Questa sostanza tossica nuoce gravemente alla salute dell’uomo, soprattutto nei casi in cui si è esposti alle sue fibre per lungo tempo. Sono tante le patologie e le malattia anche gravi che può, infatti, far insorgere nel tempo e molte di queste sono anche latenti. Tra le più diffuse, il mesotelioma della pleura, che associa il suo nome a un colpevole ricorrente: l’amianto. Scopriamo insieme la sintomatologia e le terapie attualmente in uso.
Si fa sempre più urgente il problema dell’insorgenza di malattie anche piuttosto gravi a seguito di lunghe e durature esposizioni all’amianto. Tra queste rientra anche il mesotelioma della pleura, un carcinoma che si forma all’altezza dei polmoni e che nonostante i numerosi passi avanti fatti dalla ricerca scientifica ancora oggi continua a mietere molteplici vittime.
Mesotelioma da amianto: come riconoscerlo
Non sempre è semplice la scoperta del mesotelioma della pleura, nonché una delle conseguenze cliniche più diffuse a seguito di esposizione ad amianto. Infatti, spesso la malattia si manifesta in forma latente, senza quindi mostrare alcuna sintomatologia. Non solo, potrebbe insorgere anche dopo circa 30 anni dall’esposizione alla sostanza tossica. Il mesotelioma della pleura prende il suo nome proprio dal luogo all’interno dell’organismo nel quale si origina, il mesotelio pleurico, la sottile membrana che riveste e protegge i polmoni.
Solitamente, colpisce maggiormente gli uomini con un’età al di sopra dei 50 anni, con un picco nella statistica attorno ai 70 anni. È inoltre importante sapere che l’insorgenza del tumore può essere anche parecchio successiva all’esposizione alla fibra killer. Il rischio di sviluppare le cellule tumorali, inoltre, non diminuisce nemmeno a seguito dell’interruzione dell’esposizione. Eppure, qualora dovesse presentarsi con sintomatologia evidente è possibile riconoscerlo e iniziare quanto prima le terapie attualmente in uso.
Purtroppo, non è semplice riconoscere i sintomi del mesotelioma della pleura. Infatti, soprattutto nella fase iniziale, questi potrebbero essere gli stessi che si manifestano in caso di malattie cardio-respiratorie. I primi segnali che potrebbero essere riconducibili alla malattia asbesto correlata sono i seguenti: fiato corto (dispnea), dolore intenso al petto o al dorso, tosse persistente e perdita di peso ingiustificata. Nel caso si presenti una sintomatologia riconducibile alla malattia è sempre consigliabile sottoporsi ai necessari accertamenti e alle conseguenti terapie indicate.
La diagnosi del mesotelioma della pleura
Quando si presentano i primi sintomi del mesotelioma della pleura, questi sono solitamente provocati da un accumulo di liquido nello spazio compreso tra i due foglietti pleurici. Il versamento provoca, infatti, una compressione dei polmoni, che non riescono ad espandersi durante la normale respirazione, causando in questo modo problematiche respiratorie al paziente. Purtroppo, non sempre la malattia si manifesta e spesso viene scoperta solo in fase avanzata di esami per altre motivazioni.
Dopo aver analizzato i primi sintomi, è consigliabile sottoporsi a un esame radiologico a cui seguirà necessariamente una biopsia per determinare la natura del tumore. Infatti, con il solo esame radiologico, che sia radiografia, TAC o PET, può essere solamente accertata la presenza di qualcosa di anomalo, ma non la reale natura del carcinoma. Per la diagnosi definitiva servirà analizzare il tessuto malato per via endoscopica, con la toracoscopia. Inoltre, per elaborare una diagnosi istologica occorreranno una serie di biopsie multiple della pleura, attraverso l’aspirazione del liquido in eccesso nella pleura.
Mesotelioma per esposizione ad amianto: le terapie
Fortunatamente, negli anni sono stati fatti parecchi passi avanti dalla ricerca oncologica anche per il mesotelioma della pleura, causato da esposizione ad amianto. Per questo, esistono differenti terapie da poter mettere in atto a seconda dello stadio del tumore e delle caratteristiche specifiche del caso. Generalmente, nelle forme iniziali la cura comprende tre cicli di terapia medica per via endovenosa.
Solamente se la malattia riesce ad essere controllata dalla chemioterapia, si procede a un intervento chirurgico, che in questo caso prevede l’asportazione di tutta la pleura. In alternativa, se le condizioni del paziente lo consentono, si procede con l’asportazione in blocco della pleura del polmone, del diaframma e del pericardio. Essendo un intervento molto invasivo non è possibile effettuarlo in qualsiasi clinica. Eppure, grazie alla sua radicalità consente di ottenere importanti risultati in termini di aspettative di vita del paziente. La scelta della corretta terapia è comunque stabilita attraverso un confronto multidisciplinare tra l’oncologo, il chirurgo toracico, lo pneumologo, il radiologo e il radioterapista.