Amianto interrato nelle fondamenta, nei tubi e negli edifici dell’UE
L’amianto è ancora presente ovunque, in Italia come all’estero, e sono ancora pochi i casi in cui se ne denuncia la presenza. Eppure, ha provocato una strage infinita. Le sue fibre, se inalate, sono letali. L’esposizione può provocare tumori al polmone, alla laringe, alla faringe, mesotelioma pleurico e altre patologie asbesto-correlate
La cronaca di questi giorni mette per l’ennesima volta l’accento sul grave problema della presenza di eternit in fabbricati edili.
Amianto a Marcianise
Rinvenuto amianto interrato nelle fondamenta di appartamenti in costruzione a Marcianise (CE). Il sospetto della Polizia è scattato perché già nel 2019, il complesso “Antichi Funari”, realizzato da un noto costruttore e dai suoi collaboratori, era stato sottoposto a sequestro per presunti abusi edilizi.
Pochi giorni fa, la Polizia di Stato, su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha confiscato gli immobili e, in seguito agli accertamenti, ha confermato l’ipotesi della Procura.
Sono stati interrati materiali inquinanti nelle fondamenta e, le analisi effettuate con carotaggi e georadar, hanno confermato la presenza di eternit.
Questo ha provocato gravi ripercussioni sull’ambiente. Gli agenti, dopo aver revisionato tutta la documentazione relativa al complesso, hanno sequestrato anche un altro terreno di proprietà dello stesso costruttore sul quale erano stati ammassati in modo illecito rifiuti speciali.
Amianto a Bari
A Bari, nel quartiere Marconi, la Polizia locale ha sequestrato un edificio in fase di demolizione, a causa della presenza di cemento-amianto. La documentazione esibita alla polizia prevedeva la demolizione dello stabile e il permesso, regolare, di costruire in seguito.
Ma non presentava il piano sanitario previsto sia in fase di lavorazione sia per il successivo smaltimento di materiali contenenti amianto.
La pattuglia, durante un sopralluogo, ha trovato una tubazione in eternit già frammentato in più pezzi.
Gli esperti hanno prelevato campioni dei materiali demoliti per le analisi fisico -chimiche. Ora il cantiere è sotto sequestro giudiziario e le persone responsabili per i lavori sono state denunciate.
Amianto in Calabria
In Calabria l’amianto continua a uccidere, il numero di decessi è preoccupante, eppure le istituzioni sono inermi.
Secondo i dati stimati dall’Osservatorio Nazionale Amianto con a capo l’avvocato Ezio Bonanni solo nel 2020 sono stati registrati 150 nuovi casi di mesotelioma, 100 decessi per tumore al polmone e altri 30 per malattie asbesto correlate.
Purtroppo, finora le amministrazioni comunali non hanno fatto nulla. Nonostante la grave incidenza di morti e patologie a causa dell’asbesto, nel 2018 solo 45 Comuni calabresi hanno aderito al bando regionale per lo smaltimento dell’amianto negli edifici pubblici. Potevano usufruire di quei fondi e, invece, non sono stati sfruttati.
Ora dalla Regione è arrivata una proroga per la consegna della domanda di partecipazione alla campagna di censimento degli immobili pubblici contenenti amianto. La nuova data di scadenza è il 3 giugno 2021. Questo per lo smaltimento e la rimozione della fibra killer.
Si spera vivamente che i Comuni partecipino e usufruiscano dei fondi perché il problema amianto persiste.
Questo per incompetenza, negligenza o indifferenza.
Amianto negli edifici dell’UE
Le europarlamentari Elena Rizzi e Stefania Zambelli hanno presentato un’interrogazione rivolta alla Commissione Europea. Chiedono la verifica dell’esistenza di piani di lavoro per la dismissione dell’amianto dai locali dell’UE.
Il dubbio è emerso perché il 29 aprile 2021 una comunicazione interna al Parlamento Europeo annunciava l’apertura di un cantiere nella sede di Strasburgo per la rimozione di amianto dalla zona ristorante dell’edificio.
In seguito alla relazione sulla protezione dei lavoratori esposti all’amianto, discusso presso la Commissione EMPL, Lizzi e Zambelli hanno dichiarato: “Essendo il parco immobiliare dell’Unione Europea in gran parte antecedente al 2005, quando l’UE ha vietato l’utilizzo di amianto, vi è infatti seria preoccupazione. Cioè che anche altri edifici possano contenere questa sostanza altamente cancerogena e pericolosa, sia per la presenza sia in fase di rimozione”.
Amianto: bonifica necessaria
L’amianto è ancora presente ovunque e la presenza di questo killer invisibile va denunciata. È necessario sollecitare le istituzioni affinché vi sia un piano nazionale di smaltimento della fibra killer per evitare che la strage continui. È questo che segnala al governo l’Osservatorio Nazionale Amianto.
Purtroppo, secondo i dati, l’amianto è ancora presente in 2.400 scuole, 250 ospedali, 300mila km di tubature della rete idrica, in 86mila siti interessati.