L’amianto è un materiale cancerogeno e, nonostante sia stato messo al bando nel lontano 1992, è ancora tra le principale cause di tumori professionali. Nella giornata di ieri, il Consiglio dell’Ue ha votato una direttiva che riduce di dieci volte gli attuali limiti per l’asbesto e regola i metodi più accurati per misurare i livelli di esposizione al minerale, proprio per proteggere meglio i lavoratori, garantendo sicurezza alla salute umana, animale e ambientale.
Protezione dell’amianto per i lavoratori: il Consiglio riduce i livelli di esposizione
Nella giornata di ieri, il Consiglio ha formalmente votato per aumentare la protezione dei lavoratori esposti all’amianto, aggiornando le norme già esistenti sulla base delle nuove evidenze scientifiche. Le nuove norme prevedono un abbassamento ulteriore del livello di esposizione all’asbesto e un rafforzamento delle misure di prevenzione e protezione come l’ottenimento di autorizzazioni speciali per la rimozione dell’amianto e la verifica dell’eventuale presenza di amianto negli edifici più vecchi prima dell’inizio dei lavori di demolizione o di manutenzione. Su questo punto, il Consiglio si è battuto molto, proprio alla luce dell’obiettivo principale, cioè promuovere le ristrutturazioni energetiche UE.
Novità introdotte dal Consiglio sul rischio amianto
Sicuramente la novità principale è l’abbassamento della soglia dei limiti di esposizione alle fibre di amianto, con il limite obbligatorio di esposizione professionale (Oel) che si abbassa fino a dieci volte rispetto a quello attuale, poiché il valore limite sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³). Del resto, è anche giusto ricordare che non esiste una sogli al di sotto della quale il rischio di ammalarsi si annulla. Poi, si punta la miglioramenti della rilevazione delle fibre di amianto, grazie alla microscopia elettronica. Un metodo che dovrà essere introdotto da tutti i paesi UE entro sei anni. Infine, ma non per importanza, si punta alla prevenzione. La prevenzione primaria è il primo passo da compiere per la lotta all’amianto. Infatti l’unico modo per non contrarre danni alla propria salute è evitare ogni esposizione.
L’importanza della bonifica
Le novità introdotte ieri dal Consiglio rappresentano sicuramente un’importante novità nel campo della prevenzione e tutela delle vittime dell’amianto. Ma, la bonifica rimane l’unica soluzione per eliminare questa strage. Solo rimuovendo ed eliminando l’amianto, in modo conforme e tramite ditte specializzate, si può pensare a tutelare il benessere e la salute delle persone. Solo con la bonifica e la decontaminazione è possibile applicare il precetto di tutela della salute (garantito dall’art. 32 della Costituzione) e quindi parlare di prevenzione primaria, che si fonda sull’equivalenza ambiente pulito=salute e ambiente contaminato=malattia.
Come segnalare la presenza di amianto
L’Osservatorio Nazionale Amianto e il presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, hanno dato via a un’App Amianto che permette di segnalare la presenza di siti contaminati e contribuire così alla salvaguardia della salute. Tutti i cittadini possono partecipare alla mappatura in modo da diffondere le informazioni sui siti contaminati e migliorare l’efficacia della prevenzione primaria.