I vigili del fuoco hanno spento l’incendio all’ex Freddindustria di Aprilia di ieri pomeriggio, 1 febbraio 2023, soltanto verso le 21 della stessa giornata. Grande è la preoccupazione della popolazione, anche dopo l’allarme lanciato dall’Ona della possibile presenza di amianto nell’area che comprendeva anche la ex dogana.
Incendio Aprilia, ex dipendente conferma presenza amianto
Oggi la presenza dell’asbesto nei capannoni del siti dismesso è stata confermata anche da un ex dipendente dell’azienda che questa mattina ha raggiunto, in via Enna, il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni.
Pietro Mililli ha spiegato all’Ona notiziario in una breve video intervista che alcuni capannoni avevano la copertura in amianto. Uno è stato demolito, negli altri l’asbesto sarebbe stato ricoperto da una guaina che, con il tempo si starebbe deteriorando.
Del resto molte sono state negli anni le domande per prepensionamento per esposizione ad amianto degli ex lavoratori della ex Freddindustria di Aprilia.
Ecco l’intervista:
Amianto nelle foto del 2020 e in una perizia
L’avvocato Bonanni anche durante l’intervista al TgR Lazio ha sottolineato come la presenza di amianto nel sito dismesso di Aprilia era stata segnalata alla Procura della Repubblica di Latina nel 2020, con un esposto correlato di documentazione fotografica. E ancora da una perizia presentata alla Corte di Appello di Roma nel corso di un procedimento del 2010.
Il presidente Ona ha quindi chiesto che venga accertata la presenza del minerale killer, a maggior ragione dopo l’incendio che si è sviluppato ieri. Poche fibre di asbesto possono, infatti, causare il mesotelioma, ma anche tanti altri tipi di tumore. I capannoni sono, ha continuato, anche a rischio crollo ed è necessaria una immediata messa in sicurezza.
Ieri, nel tardo pomeriggio, sono intervenuti i tecnici dell’Arpa Lazio per un primo sopralluogo. Questa mattina, in accordo con il sindaco, è stato deciso di installare il campionatore per il monitoraggio della qualità dell’aria. Si attendono ora i primi risultati, per i quali serviranno almeno 48 ore.
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