Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, Snpa, ha approvato le Linee guida per l’amianto. Il documento “Linea guida per lo scavo, la movimentazione e il trasporto delle terre e rocce da scavo con amianto naturale e per i relativi criteri di monitoraggio” è stato presentato durante l’ultima riunione del dello Snpa, che si è tenuta nella Capitale.
Amianto naturale, linee guida per opere e interventi
L’obiettivo è quello di fornire indicazioni tecniche per il controllo e la riduzione del rischio derivante dalla realizzazione di opere e interventi. Sia piccoli che grandi, in aree caratterizzate dalla presenza di amianto di esclusiva origine naturale. Sono stati, così, definiti i giusti metodi da seguire dagli studi e dalla pianificazione, agli interventi, alle determinazioni analitiche e ai monitoraggi. Per delineare le linee guida gli esperti hanno tenuto presente le ultime esperienze di accompagnamento ambientale alle grandi opere strategiche.
Come riporta l’Arpal Liguria, che ha partecipato alla stesura delle regole da seguire, l’amianto rappresenta uno dei più rilevanti ambiti di interesse e di azione per il Snpa. L’asbesto è un minerale cancerogeno che causa, infatti, diverse malattie. Prima tra tutte il mesotelioma, tumore della pleura, ma anche altri tipi di neoplasie, del polmone, della laringe, della faringe, delle ovaie e del colon. Ma non solo: a causa dell’amianto molti lavoratori hanno contratto l’asbestosi.
Il documento sarà fondamentale per gestire il rischio relativo alle grandi opere. Forte della drammatica esperienza del passato, quando l’amianto è stato utilizzato dalle aziede italiane per centinaia e centinaia di usi. Come ben spiega il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia, ed. 2022“. Nell’edilizia, per cui ancora oggi, a 30 anni dalla messa al bando, ancora tantissimi edifici sono contaminati, comprese scuole e ospedali. Così come nella realizzazione di navi, elicotteri e aerei. La scia di dolore non si è ancora fermata a causa del lungo periodo di latenza e delle mancate bonifiche. Il numero di casi di mesotelioma in Italia è registrato nel VII Rapporto ReNaM dell’Inail.
Grandi opere come la Gronda di Genova
Per quanto riguarda le grandi opere, una è prevista in Liguria, una delle regioni con più rocce amiantifere a livello percentuale. Si tratta della Gronda di Genova. Un nuovo tratto autostradale, a due corsie per senso di marcia, che rappresenta il raddoppio dell’esistente A10. Più nello specifico nel tratto di attraversamento del Comune di Genova (dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima).
Sull’amianto naturale mancavano linee guida
“Questa Linea guida – ha spiegato Emanuele Scotti, coordinatore del gruppo di lavoro della Linea guida e tecnico di Arpal a arpal.liguria.it – è particolarmente strategica e importante perché, mentre sul cosiddetto amianto ‘antropico’ (per la realizzazione di manufatti), la normativa era già abbastanza completa, sull’amianto ‘naturale’, rinvenuto nelle rocce e nei terreni durante gli scavi, non esisteva un regolamento nazionale per proteggere i lavoratori e i cittadini.
L’esperienza maturata nel monitoraggio ambientale dell’opera del Terzo Valico ci ha permesso di individuare un metodo di lavoro per garantire un adeguato controllo delle fibre di amianto disperse”.
Le Linee guida adottate da tutte le Agenzie regionali, potranno fornire un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore.
(foto snpambiente.it)