“Roma deve avere uno specifico organismo dedicato al monitoraggio e all’eliminazione dell’amianto e a favorire, sull’esempio dell’Osservatorio nazionale amianto, tutte le azioni utili a rimuovere questa grave minaccia per le persone e per l’ambiente”. Questa la dichiarazione di Fabrizio Santori (Lega), al convegno “Amianto, ambiente, salute: per Roma Capitale d’Europa”. L’incontro, organizzato dall’Ona, si è tenuto oggi nella sala Laudato Si’, al Campidoglio. A moderare gli interventi il giornalista e direttore editoriale di “The Map Report”, Massimo Lucidi.

“I cittadini hanno difficoltà ad attivare le bonifiche. Abbiamo visto negli anni le conseguenze dell’amianto, ma dobbiamo fare prevenzione, nel pubblico e nel privato. Quando ancora non c’era nulla abbiano realizzato un osservatorio, grazie in particolare al lavoro dell’Ona e del suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni.
La Regione Lazio con la legge 2013 ha rafforzato la copertura con lo sportello amianto a Roma che è stato attivato poco tempo fa. Ora, sempre in collaborazione con l’Ona lo faremo conoscere. Faremo da garante, laddove i cittadini segnalino, che l’amministrazione intervenga”.
Amianto a Roma, 1300 casi di mesotelioma in 22 anni
Roma, come tante città d’Italia, paga caro il prezzo del fenomeno amianto con 882 casi di mesotelioma registrati dal 2001 al 2015, con un’ulteriore incidenza, rilevata dall’Ona, di 411 casi fino al dicembre 2021, per un totale di 1.300 casi (circa 60 per ogni anno – indice di mortalità del 93% entro i 5 anni).
Questa è solo la punta dell’iceberg, in quanto l’ONA, operativa nella Capitale con il suo sportello amianto con il servizio di assistenza tecnica, medica e di tutela legale, sulla base delle segnalazioni ricevute, e delle attività svolte dai volontari sul territorio, può tracciare un quadro completo dell’epidemia delle malattie di amianto. Che è pari a circa 2.500 casi di tumore del polmone (circa 125 casi su base annua – indice di mortalità dell’88%), una incidenza ulteriore di circa 1.200 casi di asbestosi (circa 60 casi annui – indice di mortalità del 30% entro i 5 anni, con degenerazione in tumore del polmone, ovvero mesotelioma nel 33% dei casi), tumori delle altre vie aeree e gastrointestinali (circa 1.000 casi, compresi quelli di colangiocarcinoma). Questa è la mappa del rischio, sulla base delle segnalazioni degli ultimi 20 anni.
Nel corso del 2021 sono stati censiti, nella sola Capitale, 60 casi di mesotelioma, 120 circa di tumore del polmone per esposizione, 10 casi di asbestosi, e circa 50 casi di altre malattie asbesto correlate, delle vie aeree e gastrointestinali, per un complessivo numero di 240 casi, che si tradurrà, secondo l’indice di mortalità in circa 200 decessi nei prossimi 5 anni.
Amianto a Roma, i siti contaminati
Secondo le rilevazioni dell’Ona, nel Comune, su 2.338 istituti scolastici ne sono stati verificati 1148, e nell’8%, e cioè 95 scuole, vi è la presenza di amianto. Mentre nel Lazio tenendo conto della verifica su 5.896 edifici scolastici, sono risultati con amianto 291 scuole, pari al 4,9%. Nelle scuole della provincia su 3.812 istituti scolastici, 263 sono risultati contenenti amianto (6,8%).
I siti a maggior rischio sono stati quelli della Fonte Appia, delle diverse strutture industriali, nella zona Magliana, ed est di Roma, tra cui Tiburtino e Casilino. Così come gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, per l’elevato utilizzo di amianto negli aeromobili.
L’avvocato Bonanni è intervenuto puntando l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro. Ricordando i dati INAIL che parlano di 364 morti in modo cruento sui luoghi di lavoro nei primi 4 mesi del 2022. “Dati inaccettabili, davanti ai quali risuona un silenzio assordante. Non farò considerazioni politiche, in questo momento delicato – ha aggiunto l’avvocato Bonanni – ma c’è bisogno di un governo forte che agisca in questo senso”.
“Il governo Draghi – si è sentito comunque di aggiungere – avrebbe potuto fare di più. Avevamo preparato una riforma di legge per potrebbe affrontare il fenomeno, ma è rimasta lettera morta”.
Costa: “Sfruttiamo i fondi del Pnrr per le condotte idriche”
All’evento è intervenuto, con un video di saluto, anche il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Che ha assunto l’impegno di lavorare per la bonifica degli acquedotti e delle scuole. “Il Pnrr ha stanziato i fondi per le condotte idriche ed è bene partire da lì”, ha spiegato ponendo l’accento sull’importanza di un impegno che non abbia bandiera politica, ma sia trasversale per tutelare la salute dei cittadini.
A questo ha fatto eco l’intervento della presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, che ha trovato mezz’ora per essere fisicamente presente nonostante un altro importante impegno in mattinata. “Dobbiamo fare rete – ha detto – sistema. Dobbiamo lavorare su sistemi di sicurezza per immobili privati e pubblici della Capitale. Avremo i fondi del Pnrr, la sfida importante del giubileo 2025 e quella dell’Expo. Come Roma Capitale siamo al fianco dell’Ona. Iniziative come queste sono importanti per lavorare a una battaglia comune: su questo non ci sono fazioni politiche”.

Soddisfazione ha espresso il presidente del Comitato nazionale italiano fair play, Ruggero Alcanterini. “Quando riusciamo a ripartire, come oggi, con la sinergia della politica e degli specialisti, sono appagato. Il Cnifp è un’associazione che propone cultura, il gioco corretto nell’idea di Shakespeare”.
“A Roma – ha continuato entrando nel merito del convegno – gli impianti sportivi sono quasi tutti contaminati dall’amianto, perché realizzati negli anni novanta. L’amianto riguarda il mondo dello sport in modo sostanziale, non solo in questo Comune”.
Amianto e ambiente, ospiti illustri
Sono intervenuti anche il giudice Nicola De Marinis, Consigliere presso la Suprema Corte di Cassazione, Fabrizio Ciprani, Direttore Centrale di Sanità della Polizia di Stato, generale medico e docente universitario. E ancora Marcello Migliore, ordinario di chirurgia toracica della Facoltà di Medicina dell’Università di Catania che ha posto l’accento sul paziente malato di mesotelioma e su una pratica chirurgica che ha dato ottimi risultati e una speranza in più per i pazienti.
Nicola Forte, fiscalista legato all’Osservatorio, ha esposto la proposta del credito di imposta per le bonifiche amianto (e dell’ambiente), contestualizzandola al momento storico e di crisi economica legata alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Interessante anche l’intervento del generale dei carabinieri Giampiero Cardillo, con la considerazione che non si ha abbastanza paura o consapevolezza dei rischi legati all’asbesto.

Il tutto nella meravigliosa location al Campidoglio, che sovrasta la Città eterna, ancora piena di problemi legati all’ambiente e alla tutela della salute, ma dalla quale partono le idee per un risanamento e una ripartenza che da Roma si estende poi al resto della Penisola.
Amianto e ambiente, l’impegno costante dell’Ona
Nel corso degli anni le istanze dell’ONA hanno trovato autorevole riscontro nel Tribunale civile di Roma e nella Corte di Appello di Roma, sono state emesse migliaia di sentenze di riconoscimento ai diritti dei benefici contributivi per esposizione ad amianto, e di riconoscimento di malattia professionale asbesto correlata.
Il fenomeno amianto è stato ampiamente descritto da Bonanni ne ‘Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022’.
Sono esposti al rischio più di 352.000 alunni e 50.000 soggetti del personale docente e non docente, 1.000 biblioteche ed edifici culturali (stima per difetto perché è ancora in corso di ultimazione da parte di ONA). L’amianto è presente in 250 ospedali (stima per difetto perché la mappatura è ancora in corso). La nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature (stima ONA), inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500.000 totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992, quando l’amianto veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).
I cittadini possono chiamare il numero verde 800 034 294 e chiedere la consulenza legale gratuita, anche con un parere legale, con lo sportello amianto telematico. L’Ona prosegue la mappatura di tutti i siti sul territorio con l’App amianto, che raccoglie tutte le segnalazioni.