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lunedì, Dicembre 2, 2024

Amianto abbandonato nelle strade di Palermo

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Palermo spenderà 72mila euro per la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dell’amianto abbandonato per le strade della città. Purtroppo infatti, quello dell’abbandono di materiali contenenti il materiale cancerogeno, non è un fatto isolato nel capoluogo siciliano.

Nei giorni scorsi, la denuncia di alcuni cittadini aveva reso virale la foto di due vasconi di cemento amianto abbandonati in strada, in Via Mariano Stabile (a pochi passi dalla sede dell’azienda sanitaria locale), e che erano lì da due mesi senza che nessuno intervenisse.

La decisione del Comune di dotare la città di un servizio ad hoc, con una ditta specializzata che si occuperà della messa in sicurezza delle strade dai rifiuti in cemento amianto abbandonato, un pericolo per la salute e per l’ambiente.

Amianto abbandonato a Palermo, il Comune corre ai ripari

La spesa che il Comune di Palermo ha messo in bilancio per la rimozione dell’amianto è di circa 72mila euro. L’ufficio contratti e approvvigionamenti ha espletato la gara e tra pochi giorni si saprà chi è il vincitore. Entro la fine di agosto si provvederà alle prime rimozioni.

Lo ha spiegato l’assessore comunale all’Igiene ambientale, Andrea Mineo, al Giornale di Sicilia. “Con il settore Politiche Ambientali abbiamo lavorato per stanziare le risorse idonee a garantire un servizio costante e capillare.

Il fenomeno dell’amianto abbandonato è causato da chi, a Palermo e dintorni, preferisce non rivolgersi agli smaltitori autorizzati. L’assessore promette maggiori controlli della polizia municipale e un aumento delle sanzioni per chi inquina e mette a rischio la salute pubblica.

Rifiuti di amianto, in 12 anni rimosse oltre 886 tonnellate

Secondo i dati del Sistema Informativo Comunale Amianto di Palermo, negli ultimi 12 anni, sono state oltre 886 le tonnellate (886,736) di amianto abbandonato rimosse dalle aree pubbliche della città 2.068 gli interventi effettuati; con picchi compresi tra il 2014 e il 2017. I dati vanno dal 2010 all’ultimo aggiornamento di ottobre 2022.

Amianto abbandonato, l’ONA al fianco dei cittadini

Ci sono ancora un milione di siti contaminati in Italia dall’amianto. Accelerare con le bonifiche è necessario per evitare nuove esposizioni e altri morti causati dalla fibra killer. Lo sostengono l’ONA e il suo presidente avv. Ezio Bonanni, autore del Libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022. Solo in Italia si stimano 7mila vittime di amianto nel 2022. Il Rapporto ReNaM calcola solo le vittime di mesotelioma, il più pericoloso dei tumori da amianto, ma le patologie asbesto correlate sono molto più numerose.

Le bonifiche, è vero, sono onerose e per questo devono essere sostenute dall’amministrazione. Gli investimenti sono necessari e importanti per rimuovere l’amianto ed eliminare le esposizioni. E’ importante però anche la responsabilità dei cittadini, che si eviti l’amianto abbandonato perché il rischio è per tutti.

Come forma di prevenzione l’ONA ha ideato l’App Amianto, al fine di facilitare la segnalazione e per visualizzare la mappa delle zone già segnalate con la presenza di amianto.

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’avv. Bonanni sono al fianco dei cittadini per sollecitare le bonifiche e la prevenzione. Per ottenere una consulenza, assistenza o tutela, basta chiamare il numero verde gratuito 800 034 294.

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