Sezze Scalo è un piccolo centro urbano che nasce in provincia di Latina nel Lazio. In questi giorni è stato scenario di un sequestro di una ditta elettromeccanica, effettuato dai Carabinieri della stazione Forestale del posto.
La ditta è stata segnalata più volte per aver sotterrato in maniera del tutto abusiva e non professionale rifiuti nel sottosuolo.
Per lo stesso motivo, gli abitanti delle zone limitrofe hanno spesso sottolineato che in vicinanza ci sono alcuni corsi d’acqua e che i rifiuti sotterrati potrebbero danneggiare le falde acquifere.
Oltre a sotterrare i rifiuti, la ditta anche sul terreno ha depositato materiale inquinabile come fusti e rifiuti di ogni gener.
Inoltre, sono stati ritrovati anche degli oggetti realizzati in amianto, materiale messo al bando in Italia nel 1992 perché altamente cancerogeno.
Ma non è la prima volta che accade una situazione simile. Infatti, qualche tempo fa infatti abbiamo parlato di un caso analogo avvenuto in Irpinia.
Vi invitiamo a leggere l’articolo proprio qui. Purtroppo spesso gli uomini sono ignari delle gravi conseguenze riportate dall’esposizione all’amianto.
Quali sono le principali malattie amianto
Una prolungata esposizione a fibre di amianto può favorire l’insorgenza di patologie asbesto correlate.
Neoplasie come: mesotelioma, tumore alla laringe, tumore al polmone, tumore delle ovaie,tumore alla faringe ed altre malattie invalidanti come: cardiopatia, asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici.
Ma i rifiuti presenti in loco e quelli sotterrati non rappresentano l’unica minaccia per coloro che vivono nella zona dove è stata sequestrata la ditta.
Difatti, alcuni testimoni, affermano che nello spazio antistante la ditta si innalzavano fumi scuri e dal forte cattivo odore.
In breve, si sospetta quindi che oltre al deposito e al sotterramento dei rifiuti, essi venivano addirittura bruciati in maniera del tutto illegale permettendo così l’aerodispersione delle fibre cancerogene.
I servizi gratuiti dell’Osservatorio Amianto
Ricordiamo che l‘Osservatorio Nazionale Amianto, associazione APS, con il suo presidente avv. Ezio Bonanni, si occupano di tutelare le vittime di amianto.
Inoltre, grazie all’apposita sezione del nostro sito potrete anche segnalare la presenza di siti contaminati.
Oppure, in alternativa, se preferite ricevere assistenza telefonica potrete contattare anche il numero verde 800 034 294.
In conclusione, se volete contribuire attivamente contro l’amianto vi consigliamo di firmare la petizione.
In questo modo potremmo ottenere la mappatura e la bonifica dei siti tuttora contaminati in Italia.