Indagati per disastro colposo i dirigenti di Agusta Westland. L’indagine riguarda una dozzina di persone, è legata al problema amianto presente in tutti gli elicotteri delle FF.AA.
Le persone indagate sono i dirigenti che negli anni si sono succeduti all’apice di alcune posizioni speciali.
L’indagine posta in essere per questo problema si è concentrata prevalentemente sul “ritardo” di segnalazione del problema.
Quindi, una mancanza grave da parte della società, la segnalazione completa risale solo al 2013, mentre negli anni precedenti ci sono stati semplici avvisi.
Il Ministero della Difesa ha subito negato, dicendo che non era a conoscenza di questa presenza nociva all’interno dei velivoli.
Tutta l’intera flotta di elicotteri delle Forze Armate italiane sonno a rischio contagio. Sono diversi i modelli in dotazione a Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Carabinieri.
Come è noto, i nostri militari volano in scatole piene di amianto, una situazione che va avanti da 15 anni, con la massima “riservatezza” da parte delle autorità.
Elicottero Augusta Westland: Finmeccanica confessa
Dopo la data dell’emanazione legislativa in riferimento al divieto amianto nel 1992, la Finmeccanica ha debitamente dichiarato tutto.
Per una repentina ricezione dell’importanza di tale dichiarazione, è stata scritta in modo dettagliato, provvedendo a informare il Ministero della Difesa.
Un dossier inerente a tutti i velivoli, per modello e quantità, che contenevano asbesto, specificando le parti dove e in che quantità si trovava il materiale al loro interno.
L’azienda ha dichiarato che:
“Sin dal 1996 abbiamo trasmesso l’elenco di tutti i materiali ‘pericolosi’ presenti (asbesto incluso) sui nostri elicotteri”.
Proprio queste dichiarazioni rendono meno complessa la situazione dell’azienda, la quale dice brevemente che con questi documenti la Difesa non poteva non sapere.
Sono trascorsi molti anni dalle prime comunicazioni aziendali, eppure la Difesa non ha mai contemplato un’eventuale bonifica per questa sostanza.
Agusta Westland: elicotteri a rischio
Gli elicotteri contaminati sono davvero tanti, questo perché dall’Augusta amianto viene utilizzato nelle guarnizioni, condotti, tubi e anche nelle pastiglie dei freni.
Per questi motivi, le pastiglie dei freni sono state fin da subito dichiarate cancerogene e ci si è attivati per l’immediata sostituzione.
Ma per quanto riguardano tutti gli altri componenti nocivi, qual è il fine ultimo?
Un elicotterista ha dichiarato che non aveva mai sentito parlare di asbesto, nessuna comunicazione o informazione.
Le comunicazioni e informazioni sui rischi che si incorrono non sono mai stati debitamente esposti ai lavoratori.
Purtroppo, questa drastica situazione non riguarda solo le FF.AA.. Analoga problematica si è verificata anche per la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile.
Ogni amministrazione statale che è chiamata a operare in emergenze, ad affrontare compiti di sicurezza e soccorso, con l’ausilio di questi velivoli.
Per questa ragione lo stato ne risponde al 100% su ogni fronte, il Ministro della Difesa dovrebbe adottare ogni azione possibile a garanzia della salute.
La tutela della salute del personale militare, che ha lavorato a stretto braccio con la fibra killer, ed è stato esposto inconsapevolmente alle proprietà nocive.
Agusta Westland: ONA a tutela delle vittime del dovere
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA tutela e sostiene le vittime di amianto.
La tutela è riconosciuta a tutti coloro che, come dipendenti pubblici del Ministero della Difesa e comparto sicurezza hanno subito dei danni.
L’ONA, con l’Avv. Ezio Bonanni, ha ottenuto per gli appartenenti alle FF.AA. il riconoscimento di vittima del dovere.
Ha istituito un servizio sanitario, le vittime del dovere hanno diritto ad un’assistenza medica gratuita.
Con il suo entourage, il Presidente ONA, offre assistenza legate per il riconoscimento delle vittime.
Vittima del dovere è colui che era dipendente pubblico o militare e ha contratto malattia invalidante e/o morte.
Lavoratori che erano impiegati nel contrasto di ogni criminalità, svolgevano ordine pubblico, vigilanza nelle strutture civili e militare.
Ancora in operazioni di soccorso, in attività di tutela della pubblica incolumità e ciò comportava ogni giorno ad esporti ai fattori di rischio:
- Radon;
- Uranio impoverito;
- Vaccini;
- AMIANTO.
Per approfondimenti consulta la pagina sulle tutele per le vittime del dovere.