28 luglio, ultimo termine per concorrere al bando bonifica
“Di amianto si continua e purtroppo si continuerà a morire per i prossimi 130 anni, considerando che, anche con le più rosee aspettative, le bonifiche non finiranno prima di 85 anni ecco perché occorre bonificare al più presto i 40.000.000 di tonnellate contenente amianto che sono disseminate nell’intero nostro territorio nazionale. Occorre bonificare affinché questa strage venga fermata.” dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Il Notiziario Ona riporta di seguito il bando per la rimozione dell’amianto negli edifici pubblici nella regione Lombardia, con scadenza venerdì 28 luglio.
Con delibera di Giunta regionale n. 3494 del 30 aprile 2015 sono stati approvati i “Criteri per l’attivazione di servizi di rimozione e smaltimento dell’amianto in matrice compatta proveniente da utenze domestiche nel territorio dei comuni della Lombardia”, e con decreto n. 4523 del 3 giugno 2015 si è proceduto alla “Approvazione dei modelli dei documenti per la predisposizione della gara e di una convenzione tipo per l’attivazione di servizi di rimozione e smaltimento dell’amianto in matrice compatta proveniente da utenze domestiche nel territorio dei comuni della Lombardia.”
Al fine da un lato di monitorare l’attivazione di tali convenzioni e dall’altro di incentivare l’attivazione delle stesse da parte dei Comuni, con la delibera di Giunta regionale n. 6337 del 13 marzo 2017 sono stati approvati i criteri di finanziamento una tantum a fondo perduto ai medesimi Comuni per gli interventi di rimozione amianto da strutture pubbliche, determinando altresì i relativi oneri finanziari per l’esercizio finanziario 2017.
Bando per la rimozione dell’amianto: requisiti
In esito all’espletamento del primo bando di finanziamento che ha visto l’assegnazione di contributi a tutti i soggetti richiedenti, atteso che i fondi disponibili sono stati utilizzati per circa il 50 %, con decreto del dirigente della Struttura Bonifiche e Siti contaminati n. 7112 del 15 giugno 2017 è stato emanato il secondo bando relativo alla richiesta di finanziamento.
SCADENZA – Venerdì 28 luglio, ore 16.00. I Comuni lombardi, le Unioni di Comuni o loro aggregazioni e le Comunità montane, potranno partecipare al bando che assegna contributi finalizzati a interventi di rimozione di cemento amianto e di altri Mca (materiali contenenti amianto) da edifici e strutture pubbliche.
BENEFICIARI DEL PROVVEDIMENTO – I soggetti che hanno già attivato una convenzione per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto proveniente da utenze domestiche, i cui criteri sono stati definiti con la deliberata numero 3494 approvata nella giunta del 30 aprile 2015.
IL BANDO – Il bando il cui finanziamento è a fondo perduto, prevede per gli Enti richiedenti una soglia massima di contributo pari a 15.000 euro. Le spese ammissibili riguardano la rimozione e lo smaltimento delle tipologie di rifiuti contenenti amianto. Vengono finanziati interventi relativi a lavori di rimozione dei manufatti in cemento-amianto, compreso il successivo smaltimento anche previo trattamento in impianti autorizzati, effettuati nel rispetto della normativa ambientale, edilizia e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il materiale, quindi, proviene da edifici e strutture pubbliche posizionati all’interno del territorio comunale e di proprietà dell’ente pubblico. Con questo provvedimento la cui dotazione finanziaria complessiva ammonta a 140.668,88 euro, cerchiamo di promuovere la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici di proprietà degli Enti locali.
INTERVENTI NON AMMISSIBILI – Sono esclusi dal finanziamento: la progettazione di interventi di ripristino, realizzazione di manufatti sostitutivi e loro messa in opera; le spese di acquisto di beni, mezzi e materiali sostitutivi e la loro messa in opera; gli interventi terminati prima della pubblicazione del bando. Con il precedente bando siamo riusciti a finanziare 15 Comuni in sette provincie della nostra regione ammettendo al contributo, a fondo perduto, tutte le istanze pervenute da parte dei Comuni lombardi che hanno partecipato al bando e che vogliono mettere in sicurezza il loro territorio. Il nostro obiettivo è quello di rispondere ai bisogni dei cittadini e risolvere tutte quelle situazioni che sono a rischio. Con questo provvedimento, per permettere la partecipazione di un numero superiore di soggetti, abbiamo esteso la disponibilità anche alle Unioni di Comuni e alle Comunità montane”.